PROGETTO MEDICO-SANITARIO
La situazione?
LA GUERRA CIVILE È SCOPPIATA NEL 2013
Un milione e mezzo di Sud Sudanesi rifugiati in Uganda.
100.000 dall’inizio del 2017
SICCITÀ ED ECONOMIA AL COLLASSO
Far fronte comune con i popoli con cui vivono è la scelta dei missionari
Condividiamo un appello che ci arriva da Sr. Lorena
Facciamo nostre le parole di Suor Lorena
“Vi scrivo dall’Uganda, dall’esilio dove siamo col nostro popolo di LOMIN, Sud Sudan. Le ragioni? La cosa viene da lontano, ma in breve vi dico che prima di Natale c’erano rumori di guerra tra i soldati dell’opposizione al governo (SPLA/IO) e quelli del governo (SPLA). Per circa un mese, abbiamo visto centinaia di persone partire verso il confine con il nord Uganda, dove ci sono diversi campi profughi, camminavano tanti km sotto il sole portando i bambini e il peso dei loro beni. Ci chiedevamo che Natale avremmo vissuto, poi abbiamo celebrato il Natale e capo d’anno nella gioia e nello stesso tempo nella gente rimasta percepivamo tensione e paura. La gente è fuggita con tutti i loro beni, hanno camminato tanto, portato pesi come hanno potuto, dormito qualche notte sui bordi della strada e poi, arrivati al confine hanno dovuto attendere ancora per diverse ore per essere registrati e assegnati dalle Nazioni Unite ad un campo, mi sembravano pecore senza pastore ed è stato molto triste vedere la nostra gente così.”
NON VOGLIAMO RIMANERE CON LE MANI IN MANO
Le necessità più URGENTI sono legate al reperimento di cibo, acqua e assistenza medica.