Prossimi appuntamenti
domenica 8 settembre
Festa della Virgen del Cobre a Bergamo
Alla presenza del Console cubano a Milano e di alcuni missionari diocesani nell’isola (o delle loro famiglie) ieri la comunità cubana in Bergamo si è radunata per festeggiare la ricorrenza della loro patrona, la Virgen de la caridad del Cobre. Don Michelangelo Finazzi, vicario episcopale, ha presieduto la celebrazione eucaristica a cui è seguita una piccola processione (solo in chiesa, causa maltempo) e poi un pranzo tipico nel centro pastorale san Lazzaro. È stata l’occasione per celebrare insieme anche i 25 anni di presenza dei missionari bergamaschi nell’isola e per far incontrare la comunità cubana e quella diocesana, con alcuni giovani e adulti che hanno fatto un’esperienza breve di missione. Contestualmente in tutte le parrocchie della diocesi si è pregato per Cuba, per il suo popolo, per i missionari impegnati là, per chi è tornato, per chi partirà e per tutti quelli che vogliono bene a questa bellissima terra e alla sua gente.
Diario e foto di viaggio
22 – 30 luglio 2024
lunedì 22 luglio 2024
volo aereo Malpensa – Holguín
martedì 23 luglio 2024
Dopo il volo intercontinentale la delegazione è ospite a Holguín presso l’alloggio del vescovo locale, e presidente della Conferenza episcopale cubana, mons. Emilio Aranguren Echeverría, che la mattina successiva la accompagna nella colazione e in un fraterno colloquio. La strada per Baracoa è lunga e in mattinata si parte. L’obiettivo della giornata è visitare le prime due comunità, quella di Cabacú e Jamal, due parrocchie di cui si sta occupando don Efrem Lazzaroni.
mercoledì 24 luglio 2024
Prosegue la visita del vescovo Francesco alle comunità dove lavorano i missionari bergamaschi: in questa giornata si son visitate altre comunità di don Efrem Lazzaroni, la baia di Mata, uno spleidido luogo natiralistico dove l’oceano crea un’ansa di mare calmo, e poi Boca de Yumurì, alla foce dell’omonimo fiume, dove vivono pescatori a cui l’oceano sta progressivamente e letteralmente erodendo la terra sotto le case. Qui l’incontro con Sheila, una giovane studentessa di medicina che lo scorso anno aveva partecipato alla GMG a Lisbona.
La carovana, proseguendo poi verso la punta più orientale di Cuba, fa tappa a Sabana, dove sorge la piccola chiesa di S. Isidoro, accanto alla quale un sacerdote locale aveva iniziato a costruire un centro parrocchiale che ora è incompiuto (e che è ora difficile portare a conclusione data la sfavorevole congiuntura socio-economica), qui si è celebrata una messa. Queste sono le comunità che ora sono servite (prevalentemente) da don Sergio Armentini.
Se la chiesa di S. Isidoro è stata definita “piccola”, inerpicandosi sulle colline dell’entroterra si raggiunge la comunità de La Maquina dove si trova una chiesa veramente minuscola con una stanzetta e un bagno che la comunità aveva adibito ad alloggio temporaneo per il sacerdote per evitargli i chilometri di ritorno a casa qualora ci fossero attività pastorali serali.
Infine le comunità di Maisí e dei dintorni. Siamo all’estremità orientale dell’isola, lì campeggia un enorme faro che fa da spartiacque tra l’Oceano Atlantico e il più calmo Mar dei Caraibi (che bagna il sud dell’isola). Il vescovo qui ha incontrato la comunità più grande, quella di Maisí, dove si sta svolgendo una sorta di CRE, chiamato “Veriño”.
giovedì 25 luglio 2024
È la volta di visitare la comunità-madre della missione cubana, Baracoa.
L’attuale parroco è don Massimo Peracchi, che, oltre al territorio attorno alla chiesa concattedrale ha anche la cura pastorale di alcune comunità verso ovest e verso sud.
Baracoa è la prima città cubana, Cristoforo Colombo approdò a Cuba proprio da questo litorale, piantandovi la Cruz de la Parra, l’unica delle 29 che è arrivata a noi ed è ancora oggi conservata nella chiesa parrocchiale. Si è risaliti facilmente a questo dato storico che rende Baracoa la Ciudad Primada perché nei suoi diari di viaggio il navigatore aveva perfettamente descritto l’inusuale skyline del monte che lo aveva accolto al suo primo approdo sull’isola cubana, El Yunque. e che sta proprio alle spalle della città, venendo dall’oceano.
Nella parrocchia di Baracoa la componente giovanile è propositiva e trainante, segue molte delle attività pastorali. Diversi dei giovani coinvolti sono stati in Italia lo scorso anno, ospiti della Parrocchia di Seriate e hanno preso parte al viaggio organizzato dalla nostra diocesi con i giovani seriatesi e pedrenghesi.
sabato 27 luglio 2024
Resta da visitare una parrocchia tra quelle gestite dai bergamaschi da 25 anni di missione a Cuba, quella di San Antonio del Sur, l’ultima del giro, ma la prima ad essere abitata.
Mons. Pier Luigi Manenti, l’altro pioniere della missione, è di ritorno in patria dopo 25 anni a Cuba e lascerà il testimone a don Gianluca Mascheroni, che assumerà la cura pastorale anche di Imías e di tutte le piccole comunità agricole sulle colline dell’entroterra.
E proprio qui si è svolta la visita della delegazione nel penultimo giorno del viaggio: in casa di gente povera (che non ha lasciato certo mancare agli ospiti un piccolo rinfresco con quel che sono riusciti a racimolare, visti i tempi duri in cui la fame quotidiana non è più una metafora), una chiesa fatta con materiali naturali, una croce, per segnalare la presenza di un luogo di culto, fatta con un tronco, un cerchione di bicicletta e qualche asse di legno di recupero, un pezzo d’arte, a suo modo. Anche questa è la Cuba del 2024.
Il saluto della comunità cattolica di San Antonio del Sur a mons. PierLuigi Manenti, per 25 anni parroco. L’abbraccio con il vescovo Wilfredo che accolse i primi bergamaschi nella nuova diocesi, la messa di saluto e il pranzo insieme prima di raggiungere l’aeroporto e rientrare in Italia. Per il vescovo Francesco e la delegazione è solo il rientro da un bel viaggio di pochi giorni, per Mario e Pierluigi è molto di più, è la conclusione della loro attività missionaria nelle Americhe per oltre 40 anni. L’augurio a loro (e nello stesso il nostro impegno) è che la missione possa ancora continuare seppure alla loro età e ad altre latitudini. La loro esperienza e la loro santità produrranno ancora tanto bene anche qui.