[CONCLUSO] Per i bambini vittime della guerra e della fame

Dove e perché

L’ Eritrea è situata nel Corno d’Africa, i suoi 1000 km di coste si affacciano a nord est sul Mar Rosso; confina a nord ovest con il Sudan, a sud con l’Etiopia e a sud est con Gibuti.Le pianure sono aride ed i deserti estremamente caldi ,sono abitati da pastori.La popolazione è di circa 5 milioni di cui la metà sono cristiani copti, gli altri sono musulmani e vi è la presenza di minoranze cattoliche e protestanti.L’Eritrea, nonostante abbia raggiunto l’indipendenza nel 1993 dopo oltre 20 anni di lotte, deve ancora oggi affrontare periodici ritorni alla guerra con l’Etiopia per problemi di definizione dei confini.Il risultato di questo continuo stato di tensione e di conflitto è l’estrema povertà in cui versa il paese.Chi ha potuto lasciare il paese lo ha fatto e circa il 15-20% della popolazione vive oggi da profugo.Come sempre la violenza e la povertà hanno i loro effetti più disastrosi sulle donne e i bambini che debbono soffrire periodicamente per la fame e per la mancanza dei servizi primari.In mezzo a tanta desolazione e povertà offrono la loro presenza e la loro opera le suore missionarie comboniane che cercano di portare aiuto e speranza.

Cosa vogliamo fare?

La richiesta di aiuto ci perviene da suor Teresa Ghebregziabiher, suora comboniana eritrea, che trovandosi in Italia per un periodo di cure ha raccolto l’invito di una consorella bergamasca suor Giaele Colombo di rivolgersi al CMD.Suor Teresa nella sua lettera ci illustra la situazione di estrema povertà in cui vivono le donne e i bambini in Eritrea. In particolare ci illustra i problemi che vive quotidianamente nel villaggio di Embatkalla dove gestisce una scuola materna ed una scuola di taglio e cucito.Sembra incredibile, ma molte famiglie non possono permettersi di pagare la retta mensile per l’asilo di 0,80 Euro. Non è un errore, sono proprio meno di 1 Euro al mese per garantire un minimo di istruzione e una merenda a base di tè o latte a metà mattina. La maggior parte dei bambini arriva a scuola senza avere fatto colazione a casa propria.Ovviamente chi può paga la retta, ma chi non può viene accettato ugualmente all’asilo.Per questo le suore hanno bisogno del nostro sostegno; l’estrema povertà del paese non consente di raccogliere aiuti sul posto.Suor Teresa ci chiede di sostenere i suoi bambini e di contribuire a farli crescere in un ambiente in cui possano sentire la presenza dell’amore che ogni cristiano dovrebbe riversare su coloro che ne hanno bisogno.Suor Teresa e suor Giaele concludono la loro lettera citando il Libro dei Proverbi (3,27): “Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere farlo”.

Per sostenere il progetto:

  • Con 1 Euro puoi contribuire a pagare la retta per un mese per un bimbo.
  • Con 100 Euro puoi contribuire all’acquisto del cibo per un mese per la scuola materna.
  • Con 250 Euro puoi contribuire all’acquisto di materiale didattico.

 

Per sostenere il progetto
Causale: Eritrea per i bambini vittime della guerra

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